Chi ero e chi sono

 

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XVII Aprilis MMDCCLXIIII a.V.c.

Celebrazioni del Natale di Roma

Piazza del Campidoglio

Gianmarino Maurilio Colnago  rinnova i fasti di Roma in:

 

Virtus e Pietas i fondamentali della grandezza di Roma  

 

Oggi dedichiamo un pensiero ai padri della letteratura latina

 

il vostro stile asciutto e pulito ci permette una contemporanea  fruizione

della cronaca di  Roma antica, delle gesta dei suoi eroi,

del senso civico trasmesso agli altri popoli.

Roma ha potuto fare ciò attraverso la  forza interiore di due qualità

che conosciamo nel tempo per merito degli scrittori latini

e  divengono fondamenti culturali e filosofici:

la possente  Virtus   e  la Pietas  di Roma.

Saranno riferimento per il futuro dei popoli moderni?

 

Dalla Virtus emergono  coraggio e  forza che ci spingono, se necessario

a dare la vita per la  famiglia, per la patria, per gli ideali.

Dalla pietas Romana emerge l' onore e la  dedizione per gli altri, 

e si evidenzia la nostra nobiltà d'animo

nel  ricordo che rimarrà di noi. Senza null'altro chiedere.

 

Grazie Virgilio, Orazio, Ennio, Pacuvio, Ovidio,Tito Livio,

grazie ai  tantissimi letterati, poeti  e scrittori dell'antichità romana,

a voi attinsero  Dante e  Petrarca, i rinascimentali vi riscoprirono

così come una  moltitidine di  scrittori contemporanei, conquistati dalle vostre opere

 dai quattro lati del mondo,  ne colgono  il senso

per donare al lettore una moderna etica.

 

Le leggendarie georgiche rappresentano un punto di congiunzione

della Virtus e della Pietas latine.

Valori interiori,  sedimentati nella patria comune degli antichi  popoli italici 

ed emersi con forza e atteggiamento etico e cultuale nella Roma Repubblicana,

ne costituirono l'intima  base della  sua grandezza.

Virgilio, tu delineasti chiaramente questi valori  di Roma

rendendoli universali nella mitologia dell'Eneide 

e sei divenuto il  punto di congiunzione

fra: gli antichi padri della letteratura latina

e  i futuri poeti e scrittori della Roma imperiale,

Essi divulgheranno un concetto che  diverrà universale.

Nei secoli, questi valori  saranno assimilati e anche snaturati.

Noi contemporanei,  che circoscriviamo  lo scibile  in  azioni di  marketing,

siamo oggi prevenuti anche su un poema virgiliano nella sua essenza di Virtus et Pietas.

 

Perciò vien da chiedersi:

Perchè mai in tutto il mondo si  tenda a recuperare con caparbia dedizione i valore della romanità?

Dopo aver sperimentato i secoli dei lumi, le rivoluzioni e le moderne  ideologie!

Perchè.. le azioni,  pur lodevoli, 

di qualsiasi atto umano o della moderna società delle Nazioni Unite,

se non interiorizzano  il concetto romano della  Pieta e della  Virtu,  

nascono  svuotate del significativo apporto personale, 

si annullano nel breve. Divengono  interessi.

I popoli anelano a princìpi  di coesione non imposti e che possano durare nel tempo:

ancora una volta Roma  con Virtus et  Pietas ci indichi  la strada da millenni.

 

Nel ricordo  dunque degli eroi   che adottarono questi valori

e degli  scrittori latini che ce ne tramandano il  modus vivendi,

oggi in questo luogo, sacro a tutto il mondo civico,

 Sentiamoci onorati di dare inizio al   2764° anniversario della fondazione dell'Urbe

nel Campidoglio, di Roma!

 

ACTA IN CURSUM!

                                                                    Gaio Cilnio Mecenate. Curzius  G.M.C.    MMXI

 

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