Il Retiarivs

 

La rete, il tridente e un pugnale sono le armi in dotazione al Retiarius.

Nasce come classico antagonista del Murmillo, così da proporre il “gioco” della pesca: il pescatore (Retiarius) contro il pesce (Murmillo). Il Retiarius indossa una manica con paracollo (sempre in metallo) sul braccio armato di tridente usato principalmente per tenere a distanza il Murmillo, che a sua volta cerca la vicinanza per poter colpire con il gladio, decisamente più corto. La rete, arma principale, dal peso di 1-2 kg., forse assicurata al corpo con un cordino, volteggia alla ricerca del “gancio” (pinna della Murma) posta all’uopo sull’elmo del Murmillo. Il R. affonda dei colpi di tridente nel basso ventre ed alle gambe (anche se protette) onde far abbassare lo scudo, che durante i lanci è solitamente portato in alto a protezione del “gancio”. Il Murmillo, se catturato, si avventa contro il R. che con agilità, anche agevolato dalla mancanza di impedimenti dovuti alle “protezioni”, sfugge facilmente ai suoi fendenti. Il R. sollecitando con degli energici strattoni di rete l’elmo ben fissato alla testa del Murmillo,  in pochi secondi lo atterra costringendolo alla resa.

Per un gioco perverso fra penalità e vantaggi il R. si scontrava anche con altre classi gladiatorie come i Secutor chiamati anche controreziari. Contro il Secutor, sebbene molto più lento per le numerose “protezioni”,  penalizzato da un elmo con scarsissima visuale, ma tuttavia sprovvisto di “gancio” spesso il R. soccombe. Probabilmente per una regola d’onore, durante i combattimenti fra gladiatori venivano evitati colpi sui piedi solitamente privi di ogni protezione.

 

Contrariamente a quanto si ritiene da talune autorevoli parti, secondo noi:

1)      E molto improbabile che il R. abbandonasse la rete per combattere con il solo tridente o ancor peggio con il solo pugnale, ultima possibilità a disposizione.

2)      Il braccio di “protezione” viene considerato tale solo se metallico.

3)      Il tridente è tenuto sempre con il braccio protetto che non permette una manovra adatta alla rete.

4)      Non vi è alcun collegamento tra la distanza delle punte del tridente e quella dei forami oculari sugli elmi.

 

 

Comitato di ricerca del Gruppo Storico Romano

Sig.      Sergio Iacomoni -Presidente del GSR e Retiarius