Cenni Storici
All’ epoca dei re il potere apparteneva al sovrano senza restrizioni: l’autorità militare,enunciare il diritto( che nel periodo repubblicano era compito del pretore),il rapporto con gli dei, convocare l’ assemblea del popolo. Romolo deteneva tali poteri sin dalla fondazione di Roma per diritto divino con i segni inviati dal cielo ( augurio favorevole degli avvoltoi ). Pur essendo re per diritto divino ( figlio di Marte con garante lo stesso Giove) si era circondato di un consiglio di Patres, il Senato, formato dalle prime cento famiglie chiamate da Romolo .Dopo la scomparsa del primo re, si decise che il popolo avrebbe nominato il successore , ma la nomina sarebbe stata ratificata dai Patres , cioè dal Senato.Quindi il Senato sarebbe stato il garante dell’ imperium reale. Questo privilegio di accordare l’investitura delle cariche designate, per acclamazione o con voto , ed in seguito dell’imperatore è praticamente durata fino alla fine del mondo romano. Con la nascita della repubblica ,al posto del re, l’ imperium venne concesso ai due consoli eletti, , che lo esercitavano a turno a giorni alterni( con sul: che camminano insieme ). Mentre per le questioni religiose venne creato un re fittizio chiamato rex sacrificulus. Nel 367 a.c.l’imperium venne ulteriore suddiviso creando il pretore urbano con l’incarico di enunciare il diritto. Accanto a queste cariche man mano vennero create altre in modo da affrontare l’espandersi del territorio e la maggiore complessità degli affari. Il Senato , quindi, almeno in tutto il periodo repubblicano ,di fatto deteneva L’AUCTORITAS, che lo esercitava attraverso i consoli e le altre magistrature. Quando il potere era vagante l’imperium tornava al senato , sotto forma di interregno, che lo esercita a turno tra i senatori fino alla nomina del magistrato supremo( console o dittatore).. Molto presto,accanto ai patres della gentes patrizia, vennero aggiunti altri senatori, i patri conscripti( cioè iscritti nella lista ).Si trattava di ex magistrati che spettava di diritto presiedere al consiglio senatoriale ). L’accesso al senato era per censo .Bisognava avere una rendita annuale, che nel periodo di augusto, era di almeno un milione di sesterzi .I giovani patrizi dopo aver indossato la toga virilis, esercitavano un incarico iniziale quale il tribunato militare, oppure l’Edilità che consentiva loro di accedere al Senato ed iniziare la carriera politica ( cursus honorum).I senatori conservavano la carica per tutta la vita , salvo l’opposizione del censore. Al sessantesimo anno erano dispensati dall’obbligatorietà di presiedere le assemblee. Esisteva una gerarchia determinata dall’importanza delle cariche rivestite e dall’età. In cima alla lista ( L’album Senatorium ) vi era il PRINCEPS SENATUS che godeva di grande considerazione. Nelle assemblee si esprimeva per primo ,e spesso influenzava la decisione finale. Con l’avvento del principato e dell’impero il senato perse il potere assoluto , ma continuo ad esercitare quella auctoritas, necessaria per ratificare gli atti imperiali e renderli legittimi , fino alla dissoluzione del mondo romano.