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i Riti delle Vestali | |
![]() ![]() Ignis Vestae renovatio
Ogni anno alle Calende di Marzo il fuoco sacro, custodito all’interno del tempio, veniva rinnovato dalle Vestali tramite lo sfregamento di pezzi di legno degli alberi di buon augurio (arbores felices), come la quercia, il leccio, il sughero e il faggio o, secondo quanto scrive Plutarco, con la rifrazione dei raggi solari utilizzando un vaso conico di rame, detto scaphium. Ciò avveniva al di fuori del tempio o in una zona riparata all'interno dello stesso dove potevano entrare solo le Vestali e il Pontefice Massimo. Poi i tizzoni venivano posti sul focolare.
Il fuoco non doveva mai spegnersi: in tal caso la pena prevista era la fustigazione della vestale responsabile. | |