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Orazioni
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XXI Aprilis MMDCCLX Celebrazioni del Natale di Roma: “Apertura della Porta Appia” Gianmarino Maurilio Colnago rinnova i fasti di Roma in:
“Ars Oratoria Mecenates”
Nel ventottesimo secolo e sessantesimo anno della tua fondazione, il popolo di tutto il mondo Romano si appresta a celebrare l’evento che ha pregnato per sempre le sorti e i destini, dell’umanità.
Da questa antichissima regina Viarum, si raccolgono i popoli del Mare Nostrum e del mar Persico e qui convergono le genti e le legioni Italiche, le Hispaniche, le Germaniche le Galliche, le Britanniche, la Dacia, il Noricum e Batavia e tutti i Popoli che ricordano fieramente il tuo nome.
Le numerose schiere di astanti qui convenuti Attendono, fieramente onorati che tu …oh Roma, conceda loro di varcare questa sacra soglia per permettere a tutti i cittadini extra-urbe di godere delle tue meraviglie architettoniche, di onorarti nei tuoi maestosi templi, di frequentare le tue biblioteche, le imponenti terme e… i tuoi spettacoli: ludici et circensi ma soprattutto… di dimostrarti, in questo giorno baciato dagli dei, la riconoscenza, per la cultura, per il senso civico e per la qualità di vita che hai donato all’umanità. Queste doti sono state tradotte e reinterpretate Da Regni, Nazioni e pseudo-Imperi che, nei secoli, ambirono ad emulare La tua eccelsa gloria: Imitabile…forse! Ma… Insuperabile!
Oh amatissima Caput Mundi, Io Gaio Cilnio Mecenate, di Italica stirpe-Etrusca e fiero cittadino Romano consigliere di Augusto e patrocinatore delle arti libere affinché più fasto e gloria convenga alla tua maestà, ti chiedo umilmente: concedi, oggi 21 aprile, 2760esimo anniversario del tuo Natale, il privilegio, di attraversare Porta Appia e permetti a tutti loro di compiere ciò per cui sono qui convenuti!
ACTA IN CURSUM! Gaio Cilnio Mecenate. Curzius G.M.C. MMVII
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