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IDI di MARZO 2010                      Anno 2763 Ad Urbe Condita

 

Salutatio dilectus populus dell’urbe, dell’Italica Stirpe,
dell’universale e contemporaneo mondo romano,
accingiamoci  a celebrare questo giorno solenne.
                  

ELOGIO A  CESARE

I giorni precedenti le Idi
il cielo inviò numerosi segnali,
ma i presagi, i  fuochi celesti, gli uccelli solitari e rumori notturni
non ti fermarono! 
E nulla sortirono i sogni … tuoi e  di Calpurnia.
Anzi, ti dirigesti fermo  verso la meta, 
insensibile alle ammonizioni di Artemidoro,
beffardo, all’avviso dell’aruspice Spirunna.
Con una certezza nell’animo: stavi per dare un  nuovo corso alla storia.
Libero dal fardello della vita, hai messo le ali alla tua
VOLONTA’ RIFORMATRICE  che spiccò il volo su tutto l’impero.

Dopo  2066 anni,  celebriamo e rinnoviamo le IDI  
come il giorno  FAUSTO
che ha reso immortali le IDEE, le OPERE, gli SCRITTI e  le GESTA
del più grande stratega della storia  Umana.

Da allora nei 5 continenti  ci si appropria del tuo nome per identificare il  più alto concetto  di sovranità regale:
 CESAR       KAISER     SCIA’     ZAR      e i  moderni  LEADER
 riecheggiano come luce riflessa, la potenza  del tuo nome:
GAJ.IUS   JUL.IUS   KAE.SAR

La statua di Alessandro Magno ti folgorò interiormente.
“Il GRANDE”, spinse le conquiste sino all’India, inseguendo un alto e ancor oggi  effimero ideale,
unire una pluralità di popoli rispettandone le differenze.

Tu!  “CESARE”…,  ricomponesti questo filo.  Di più… affrancasti territori, con differente e più complessa 
geografia, etnia,  e cultura,  di  tre continenti.

Per secoli  i popoli Celti, Germani, Slavi, insieme a  Mediterranei, Nord Africani e Medio-Orientali, 
si abbeverarono:

al Diritto, alla Cultura, al Senso Civico delle grandi Opere di Roma,  
alla Tolleranza Religiosa e al Valore degli Ideali.

I tuoi lasciti  produssero i semi che  nel corso dei  secoli  formarono le NAZIONI   dell’ EUROPA UNITA
e le affinità culturali  tra i popoli del   BACINO MEDITERRANEO.

I semi germogliarono  nell’omogenea struttura delle URBIS  che  indussero la CIVITATIS in tutti i popoli.  
Tutto ciò era nel tuo volere e si è realizzato.

La moderna lettura delle tue  gesta sarà sempre più  condivisa, perché affluirà dall’animo interiore
di tutte le genti di queste terre. Ci aiuterà ad affrancarci dagli stereotipi di massa,
ricercando comunione d’intenti e condivisione di ideali per una futura etica.

Ora catturiamo brevemente l’attenzione sulle opere monumentali che tu volevi e che oggi sono
PATRIMONIO dell’UMANITA.
La Curia,  Il Foro, Il teatro di Marcello, con la Basilica Julia e i templi di Marte Ultore e Venere,
hanno profondamente ridisegnato l’urbanistica della città Repubblicana.
Sono  entrati nell’immaginario di ogni cittadino del mondo che ha fame di cultura.
Il  turista dei tempi moderni li  valuti con questa nuova prospettiva.

Infine rimpiangiamo il tuo desiderio  più nobile e meno conosciuto:
LA MANCATA COSTRUZIONE DELLA PIU’ GRANDE BIBLIOTECA DEL MONDO ANTICO,
affidasti il progetto a Marco Terenzio Varrone che ne gettò  le basi.
Avrebbe raccolto le opere  scritte in Latino,  Greco e tutte le lingue conosciute,
per gli studiosi di tutte le terre.

RILANCIAMO IDEALIZZANDOLA, questa tua volontà, sopita ma non dimenticata.  
ARTEFICE dell’affrancamento umanistico per i   popoli.

Nel 21° secolo  Alessandria ha ricostruito la sua  splendida biblioteca!
Roma e i popoli riconoscenti sapranno onorare il sogno di Cesare?

ALEA ACTA EST

Ave Cesare.

Charta tabularum - Biblithecae Praefectus: Gruppo Storico Romano

 

Gaio             Cilnio      Mecenate    Curzius,   Idubus Martius    MMDCCLXIII A.U.C.
Gianmarino  Colnago  Maurilio      Aicurzio, IDI di Marzo        2010 d.C.
 
 
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